Lo zucchero fa male, sì o no? Facciamo un po’ di chiarezza

Lo zucchero fa male, sì o no? Facciamo un po’ di chiarezza

A proposito degli effetti distruttivi dello zucchero (bianco e raffinato), è stato detto tutto e il contrario di tutto: ma è proprio vero che lo zucchero fa male? Chiariamo insieme alcune cose.

Intanto, è stato scientificamente dimostrato che lo zucchero non fa male, se assunto nelle quantità raccomandate dall’OMS (25-50 grammi al giorno, per un apporto calorico quotidiano totale di 2000 kcal). A fare male, come al solito, è l’estremismo: e lo dichiarano personalità autorevoli e di certo preparate.

Vorrei ragionassimo insieme sui consueti modi di assunzione degli zuccheri, per capire quanto è semplice sforare inavvertitamente dalla dose tollerata. I motivi sono due:

1. Lo zucchero altera il sapore dei cibi (esattamente come il sale), rendendoli più appetibili e gustosi; provoca una specie di assuefazione delle papille gustative, che sviluppano una sorta di dipendenza verso il dolce. Nulla di paragonabile agli effetti della droga: lo zucchero in eccesso non altera il nostro Sistema Nervoso Centrale, non innesca meccanismi di dipendenza fisica dalla sostanza, checché molte fonti ne dicano. Semplicemente, ci abituiamo al dolce e ne desideriamo sempre di più perchè ci appaga: avete presente quei momenti in cui ci appassioniamo talmente tanto ad una serie TV da avere l’impressione di non riuscire a smettere di guardarla? Ecco, con lo zucchero è uguale.

2. Lo zucchero si nasconde in luoghi non sospetti. Avreste mai pensato di trovarlo come secondo ingrediente della passata di pomodoro? Oppure dei ceci in scatola? Proviamo ad andare a fondo: ispezioniamo la nostra dispensa ed iniziamo ad abituarci alla buona pratica di leggere le etichette degli alimenti che compriamo, concentrandoci sugli ingredienti. Vi do qualche indizio per scovare il destrosio nascosto: gli insaccati sottovuoto (soprattutto quelli con la dicitura “light” o “senza-“), i finti cibi fit (per esempio gli hamburger di soia e in generale quegli alimenti che siamo soliti considerare sani perchè di origine vegetale, come il tofu già aromatizzato, oppure la vasta gamma di polpette e polpettoni pronti da cuocere), i prodotti acquistati nel banco frigo del supermercato, come tortellini, agnolotti e gnocchi, le insalate di mare confezionate, i sottaceti… E sono solo alcuni esempi.

Lo zucchero, così come i dolcificanti industriali (Tic, per intenderci), è una sostanza ottenuta a seguito di processi chimici abbastanza indaginosi; sebbene, come abbiamo visto, non è vero che lo zucchero fa male, vi consiglio comunque di provare, per gradi e con intelligenza, a diminuire il consumo di zucchero aggiunto gratuitamente agli alimenti: rigenerete pian piano le vostre papille gustative.

Io ho iniziato dallo yogurt: fino a qualche mese fa, mangiavo quantità industriali di Fage Total 0%, mai al naturale, sempre aromatizzato. Vaniglia e caffè erano i miei gusti preferiti.

Bene, un’ora dopo aver finito la merenda, una fame assurda. Come è possibile?

Confrontiamo insieme le etichette di Fage alla vaniglia VS Fage al naturale, considerando le percentuali dei tre macronutrienti fondamentali:

yougurt vaniglia vs naturale

Fage alla vaniglia = kcal “vuote”. Si tratta di un esempio, però, se ci pensate, è un ragionamento che è possibile estendere ad un sacco di prodotti che consumiamo ogni giorno, nella loro versione “falsata”: vi siete mai chiesti perchè dopo una colazione composta da latte e 30/40 g di cereali nel giro di un’ora, massimo due, la fame è in agguato? Perchè anche loro apportano una notevole quantità di kcal vuote. Date un’occhiata all’etichetta…

Veniamo quindi ai consigli pratici: poniamo che decidiate di seguire il mio consiglio ed eliminare le kcal vuote dello yogurt aromatizzato e dei cereali industriali. Come fare per rendere la transizione sopportabile? E magari riscoprire il gusto autentico di ciò che ingerite? Ecco un paio di consigli, e vi prometto che non vi dirò di prendere il caffè senza zucchero;)

1. Aromatizzate voi lo yogurt: schiacciatevi dentro una banana, mescolatelo con un vasetto di frutta passata (100% frutta, in tutti i supermercati…) oppure unitevi il succo di un’arancia. Non è ancora sufficiente? Aggiungete mezzo cucchiaino di miele, una spruzzata di cannella, una bacca di vaniglia, un pochino di cacao, o del caffè… Le soluzioni sono davvero tante!

2. In merito alle soluzioni per una colazione sana, nutriente e gustosa, mi sono già ampiamente espressa. Il mio consiglio, per un passaggio graduale dal prodotto industriale a quello naturale, è sempre il medesimo: giocare con gli aromi che abbiamo a disposizione in casa (frutta, spezie, cacao, con moderazione miele e cioccolato fondente) per rendere il sapore del porridge d’avena (il primo degno sostituto del muesli da supermarket) più accattivante.

In ultimo, ma non per importanza, un piccolo promemoria: se decidete di aromatizzare il vostro alimento naturale con la frutta o con il miele, considerateli come carboidrati. Nulla vieta di mescolare banana e miele, basta farlo con consapevolezza: metà banana e un cucchiaino di miele, per esempio. Vedrete che sarete più sazi e più felici, oltre che più sani.

Insomma, l’importante è non lasciarsi prendere dagli estremismi: come canta il celebre cantante omonimo dell’oggetto dell’articolo, Zucchero “Sugar” Fornaciari:

Ma vedi qualche cosa

di positivo in un mai?

Bacco Perbacco (Fly)

E le vostre papille gustative vi ringrazieranno!


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