Qual è la differenza tra il farro e il farro integrale?

Alessandro Cattaneo
2025-05-09 17:54:14
Numero di risposte
: 1
Il farro integrale è la versione di farro più pura: in questo caso il chicco è integro, non subisce nessuna lavorazione e conserva tutti e tre gli strati che lo compongono.
Questo vuol dire che mantiene il massimo del suo potenziale nutritivo (una notevole ricchezza di fibre, vitamine, amidi e carboidrati perfettamente equilibrati) ma comporta la necessità di un lungo trattamento: il farro integrale deve rimanere in ammollo per 12-24 ore prima di essere bollito e una cottura più lunga per renderlo tenero, circa 40-50 minuti.
Il farro decorticato ha subito un processo di raffinazione che porta il chicco a perdere la sua buccia esterna, rimossa durante la fase di lavorazione: è quindi privo di crusca, mentre mantiene intatti germe ed endosperma.
Mantiene una buona quantità di nutrienti ma richiede sempre un ammollo di qualche ora e una cottura di almeno 60 minuti.
Il farro perlato è il farro che, tra tutti, subisce il maggior numero di processi di raffinazione, ben due, che lo portano a perdere sia la crusca sia il germe.
Mantiene quindi solo la parte più interna, motivo per cui è costituito soprattutto da amidi e manca delle fibre contenute nelle parti più esterne del chicco.
È il tipo di farro più diffuso perché non prevede un tempo di ammollo e cuoce più fretta, circa 30-40 minuti, ma per via della raffinazione è anche il meno nutriente.

Raniero Romano
2025-05-04 03:23:20
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: 4
Il farro integrale, infatti, vengono rimosse le parti esterne del chicco (dette glume e glumette) per sfruttarne solo il cuore.
Se gusto, consistenza e prestazioni nell’impiego della farina aumentano, si impoverisce un cereale antico con altissimi valori nutrizionali.
Come il farro medio, anche quello spelta contiene fino a 3 frutti sempre coperti dalla crusca esterna che aiuta a conservare inalterate freschezza e proprietà nutrizionali.

Amerigo Damico
2025-04-23 04:42:05
Numero di risposte
: 3
Il chicco di ogni cereale è formato da diversi strati. Quando il chicco si presenta completo dei tre strati si parla di farro integrale. Quando invece il chicco subisce un primo processo di lavorazione, durante il quale viene privato della crusca, diventa farro decorticato. In ultimo, quando il chicco viene ulteriormente processato e raffinato togliendo sia la crusca sia il germe, diventa allora perlato.
In questa condizione il cereale fornisce tutte le sue componenti di fibre e amidi evitando al nostro organismo eccessivi rialzi di glicemia postprandiali. La composizione predominante del cereale perlato è quindi quella degli amidi. Risulta quindi consigliabile integrare sempre l’alimentazione con cereali integrali o decorticati, per poter sfruttare appieno le proprietà delle fibre.
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